Paesaggio italiano contemporaneo in pittura

Il 1° giugno 2017 alle 19.00, si svolgerà a Charenton Le Pont l’inaugurazione della mostra Art in the City, sguardi d’artisti contemporanei sul paesaggio urbano.
Sono stata scelta per rappresentare il paesaggio italiano contemporaneo all’esposizione attraverso la mia serie “indagine dul territorio”, dipinti ad olio e tecnica mista su tavola che descrivono lo stato attuale del Belpaese in versione iperrealistica. Nel mio safari per immagini illustro le principali trasformazioni subite dal paesaggio agrario dal secondo dopoguerra ad oggi.
Per questo tipo di rappresentazione ho scelto di avvalermi del mezzo pittorico invece di quello fotografico, per evidenziare l’inadeguatezza del soggetto in rapporto alla preziosità della tecnica tradizionale; nella contraddizione tra la sintassi artistica ed immagine, realistica e fedele riproduzione della realtà osservata, non vi è alcuna aggiunta, alcun elemento critico evidente.
Il taglio stesso delle immagini è volutamente destabilizzante come se il paesaggio fosse visto da un’automobile in corsa; sono dipinti che ritraggono le strade statali, principali arterie dove si concentrano le trasformazioni più invasive ed evidenti: industrializzazione, commercializzazione, perdita dell’identità dei luoghi, luoghi che non sono altro oramai che contenitori di funzioni.
Assieme al paesaggio è cambiato anche l’aspetto architettonico delle costruzioni, per l’abbandono dei materiali tradizionali e l’avvento del calcestruzzo e della prefabbricazione.
Questa è la nuova estetica che descrivo nelle mie opere.

In mostra saranno presenti i seguenti dipinti:

SS 13 km 86 Pian di Pan, 2012, 182×122 cm, olio e smalto acrilico su tavola, tecnica mista e graffito

“Pian di Pan” (una pianura dolce come il pane che dona?) La denominazione dialettale di questo ritaglio di territorio è probabilmente una metafora della sua fertilità.
Il viadotto, simbolo della trasformazione del paesaggio, di fatto lo ignora, prevaricandolo. Questa pianura appare oggi essenzialmente cementificata a causa dell’occupazione del suolo da parte delle attività produttive e dello sviuppo dei centri commerciali con le loro vaste aree di parcheggio.

SS 13 km 89, La nuova estetica 2, 2011, 172×115 cm, olio e smalto acrilico su tavola, tecnica mista e graffito

La comparsa della nuova estetica risale agli anni del boom economico del secondo dopoguerra. Non solamente l’abbandono delle campagne ha prodotto di rimando una dilagazione della periferia urbana a discapito di queste ultime, ma gli stessi contadini hanno abbandonato le loro abitazioni vernacolari per costruirne di nuove, o hanno ristrutturato l’esistente con ampliamenti e ricostruzioni che di fatto hanno segnato una linea di non ritorno rispetto al passato, una dissociazione storica nella traccia di continuità rappresentata fino a quel momento dall’adozione perpetua delle stesse antiche modalità costruttive. Il calcestruzzo è il materiale con cui prende vita questa dissociazione tra il paesaggio e la sua antropizzazione. Il calcestruzzo è un materiale per tutti: economico, semplice, rapido delinea una nuova estetica dell’abitare, liberando l’edilizia dai vincoli costruttivi e formali del passato. Accolto senza filtri come simbolo di benessere e cambiamento, rappresenta l’emancipazione dal mondo contadino. Sostituisce la memoria del passato con nuove forme costruttive che prendono il posto delle case rurali di pianura.
Lo spazio tra una comunità urbana e l’altra si salda, riempito da nuovi “alieni” in cemento, in una disorganica successione di casa, fabbrica, parcheggio, casa…
Il paesaggio, dalla strada statale, non è più percepibile.

Dopolavoro sulla statale, 2013, 150×100 cm, olio e smalto acrilico su tavola, tecnica mista e graffito

In questo nuovo mondo si artificializza ancor più il rapporto umano, e di conseguenza cambia anche il modo di trascorrere il tempo libero. Tra il sogno di un paradiso esotico per evadere dalla routine lavorativa, ed il mito del pub irlandese, ho scelto questo bar di periferia come emblematico simbolo di una perdità totale di riferimento identitario.


In questo contesto il dittico Erotik outlet non ha bisogno di presentazioni; molto semplicemente: commercio. Sulla strada si leggono chiaramente tutti i segni architettonici finora descritti. Il marketing diretto, quasi violento, per colpire il fugace guidatore, sfocia nel kitsch.

Esposizione Art in the City

dal 23 maggio al 1° luglio 2017

Vernissage 1° giugno 2017 ore 19.00

Ingresso libero da martedì a sabato dalle 13.00 alle 18.00

Espace Art et Liberté
La Coupole – 3, place des Marseillais à Charenton